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Senso di alienazione post-partum

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Jennifer Lawrence a Cannes parla del senso di alienazione post-partum. “Non c’è nulla di paragonabile”, sottolinea l’attrice. Quando ha letto il libro da cui sarebbe stato tratto Die my love, l’ultimo film di cui protagonista, in concorso al Festival del cinema, aveva da poco partorito il primo figlio. Vi si racconta di donna alle prese con un post partum molto difficile: entra in crisi con la sua professione di scrittrice e nel rapporto con il marito. Lui, che la ama, non riesce a darle una mano.

senso di alienazione post partum

“Quando ho letto per la prima volta la trama l’ho trovata devastante, potente, viva, perché davvero non c’è niente di paragonabile al post-partum, è estremamente isolante”, confessa Jennifer. Il senso di alienazione per lei è stato quasi illuminante. “La verità è che l’ansia estrema e la depressione ti isolano, ovunque tu sia. Ti fanno sentire come un’aliena. E questo mi ha profondamente colpita. Mentre giravo ero incinta di cinque mesi e cercare di distinguere ciò che avrei fatto io e ciò che avrebbe fatto lei è stato straziante”.

L’attrice ha due figli, uno nato nel 2022 e un nel 2025. Non si è spinta, come la protagonista, in un senso di alienazione post partum angosciante. Ma i piccoli l’hanno cambiata e invita tutte le donne ad avere figli, ad abbracciare il cambiamento. “I figli entrano in ogni decisione: se lavoro, dove lavoro, quando lavoro. Mi hanno insegnato tanto. Non sapevo nemmeno di poter provare così tante emozioni. Mi hanno aperto il mondo. E’ come se avessi un sesto senso, un’estrema sensibilità. Mi hanno cambiata anche dal punto di vista creativo”. Voi cosa ne pensate?

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